Cistus salvifolius L.

Phylum: Tracheophyta Sinnott, 1935 ex Cavalier-Smith (1998)
Classe: Magnoliopsida Brongn. (1843)
Ordine: Malpighiales Mart. (1835)
Famiglia: Cistaceae Juss., 1789
Genere: Cistus L.
Descrizione
La pianta ha un portamento cespuglioso poco sviluppata in altezza, fino 50-60 cm. Nel complesso ha un colore verde glauco per l'abbondante presenza di peli. Le foglie sono di colore verde chiaro, ovali o ellittiche, picciolate, tomentose e non collose al tatto, con margine intero e non revoluto. La lamina fogliare è lunga da 1 a 3 cm. I fiori sono solitari e lungamente peduncolati, disposti all'ascella delle foglie, hanno simmetria raggiata e diametro di 4-5 cm. La corolla è composta da 5 petali liberi, di colore bianco con sfumature gialle alla base. L'androceo è composto da numerosi stami con filamenti brevi e antere gialle. L'ovario è supero con stimma quasi sessile. Il frutto è una capsula contenente più semi. Al pari degli altri cisti è una pianta rustica, resistente a prolungate condizioni di siccità, poco esigente per quanto riguarda il pH del terreno. Pianta eliofila si adatta anche a condizioni di parziale ombreggiamento, pertanto può ritrovarsi anche in foreste a volta aperta. Fiorisce da aprile a maggio e fruttifica entro l'inizio dell'estate. La specie resiste agli incendi in quanto è in grado di rinnovare la vegetazione con la germinazione dei semi.
Diffusione
Il Cisto vegeta nell’areale mediterraneo, prevalentemente nelle leccete, nella macchia mediterranea e nella gariga estendendosi fino al Nord Italia, dove può essere rinvenuto sporadicamente in siti riparati o esposti presso i grandi laghi, sui Colli Euganei, ai piedi dell'Appennino in Emilia-Romagna e a Istria. È citata la sua presenza anche in Piemonte, nella Val di Susa e nelle Langhe.
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Stato: Cyprus (Turkish) |
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